martedì 26 novembre 2013

Inserimento al nido, conforto fra le mamme

di Daniela Campomagnani

L’asilo nido rappresenta nella vita del nostro bambino un grosso cambiamento, spesso dettato dalle esigenze familiari ma a volte anche scelto con la convinzione che sia un’esperienza di crescita positiva. E come ogni cambiamento nella vita del nostro bambino, anche l’inserimento all’asilo nido deve avvenire con gradualità e in un ambiente che lo faccia sentire a suo agio, permettendo giorno dopo giorno un sereno distacco dal genitore.

Spesso le mamme ignorano che l’inserimento sia un momento importante e delicato anche per loro stesse, perché il distacco dal proprio bimbo è quasi in tutti i casi accompagnato da una serie di emozioni contrastanti: da un lato c’è la consapevolezza che lì riceverà tutte le attenzioni e le cure che merita, che imparerà rapidamente tante cose nuove, che si divertirà, ma da un altro lato si teme che questa scelta, dettata dalla necessità, influisca negativamente su di lui, sul suo legame con i genitori e, di conseguenza, prevalgono i sensi di colpa

E nonostante tutto le mamme cercano di sorridere e mostrarsi entusiaste quando dentro di loro prendono luogo un’infinità di dubbi e paure, angosce di ogni tipo. Chi più e chi meno, chi prima e chi dopo qualche giorno, ogni mamma sente una miriade di sensazioni ed emozioni spesso difficili da capire.

L’inserimento al nido solitamente avviene con più bambini accompagnati dalle loro mamme e spesso questo momento risulta prezioso per molte di loro, specialmente quelle alle prime armi e molto in dubbio sul da farsi, se continuare con l’inserimento o rinunciare. Ed è qui che l’incoraggiamento a insistere, i racconti delle esperienze reciproche, i consigli e i legami che si instaurano nel parlare con le altre mamme sono per le più giovani parte fondamentale dell’inserimento; sono proprio loro, infatti, che più di tutte hanno bisogno di confrontarsi, di ricevere conferme che quello che si sta facendo è la scelta migliore per se stesse e il proprio bambino. Inoltre affrontare i pianti isterici del bambino che non vuole e non accetta il distacco con altre mamme che stanno vivendo o hanno vissuto in passato le stesse esperienze ed emozioni, porta inevitabilmente nella giovane mamma una sensazione di conforto. 

Sembra un’assurdità ma molto spesso l‘andamento dell’inserimento dipende molto dallo stato d’animo della mamma. Il bambino, infatti, percepisce tutti i suoi umori, i quali sono in grado di influenzare la sua serenità. Per questo è consigliabile mostrarsi contente e piene d’entusiasmo per questa nuova esperienza della sua crescita, anche se dentro di noi non è affatto così. Dare fiducia al bambino significa essere certe che è in grado di superare un momento difficile e di grosso cambiamento. Pur sapendo che sta soffrendo dobbiamo essere in grado di offrirgli tutto il nostro sostegno senza però cedere ad ogni suo capriccio. 

Ed è proprio in questi momenti difficili che sentirsi supportate da altre mamme che hanno già vissuto la stessa esperienza è fondamentale per permetterci di affrontare la situazione nel migliore dei modi sentendoci più sicure di noi stesse.
I bambini, solitamente, soprattutto quelli più grandicelli, vivono come un momento di crisi il passaggio dalla rassicurante situazione domestica a quella estranea di un ambiente totalmente nuovo con persone mai viste prima. Ma dopo un comprensibile momento iniziale di smarrimento, se il bambino si sentirà “al sicuro”, anche grazie alla serenità della mamma, tutte le paure di entrambi svaniranno.

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