sabato 2 novembre 2013

I primi dentini

Può anche capitare che il primo dentino non spunti prima dei 12 mesi. Spesso i genitori si preoccupano, perché associano il ritardo dell’eruzione al manifestarsi di qualche malattia o alla carenza di qualche sostanza nutritiva. “In realtà tale preoccupazione non è fondata, perché ogni bambino presenta una propria tipologia di crescita, quindi ci sono bambini i cui denti da latte erompono a 4 mesi e altri in cui i dentini spuntano solo verso i 10 mesi” osserva Angela Galeotti, Responsabile di Odontostomatologia dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma. “Solo se il primo dentino non spunta intorno al 1° anno di vita è consigliabile consultare un dentista pediatrico”.
La mamma si rende conto dell’ eruzione di un dentino perché appaiono uno o più puntini bianchi in corrispondenza della gengiva e la stessa appare frammentata, arrossata e abbastanza gonfia. Si può notare anche arrossamento della guancia all’interno, una possibile infiammazione gengivale e talvolta anche un arrossamento del collo e del mento. Il bambino inoltre può essere un po’ infastidito dalla presenza del nuovo dentino, e potrebbe manifestarlo con pianto, irrequietezza e difficoltà a prendere sonno; tende inoltre a sbavare di più per l'aumentata secrezione di saliva. Sono sintomi passeggeri, che però potrebbero rendere inappetente il bambino, per cui è consigliabile evitare pasti eccessivamente caldi.
L’inizio dell’eruzione dei denti da latte è molto spesso associata a disturbi di vario tipo, come febbre, rush cutanei, diarrea, convulsioni, bronchiti. “In realtà si tratta di credenze comuni, che però non risultano avere fondamento scientifico” evidenzia la dott.ssa Galeotti. “L’eventuale concomitanza con la febbre o altri malesseri sarà dovuta ad un indebolimento generale che predispone al contagio di qualche virus. Si può invece ritenere che l’ipersalivazione porti ad ammorbidire le feci con sporadici episodi di diarrea”.
Per alleviare il fastidio dovuto all'eruzione dei denti da latte e soprattutto alla tendenza frenetica di mordicchiaresi possono utilizzare giocattoli in gomma ruvida contenenti liquido refrigerante da tenere in frigo o in freezer (e che vanno comunque rimessi in frigo ogni ora). Il bambino, mordicchiando questo giocattolo, riuscirà ad ottenere un’azione anestetica dovuta al freddo, e un massaggio esercitato dalla superficie ruvida; esistono anche biscotti duri appositamente studiati che favoriscono il massaggio gengivale. Sono tutti rimedi finalizzati a distrarre il bambino dal fastidio percepito, ma in questo senso anche le coccole della mamma hanno un efficace effetto anestetizzante!
Vi sono anche pomate specifiche a base di sostanze naturali, come il timo, la calendula, la malva e la camomilla, che, applicate ogni tre ore circa, hanno proprietà calmanti e lenitive. Da evitare invece le pomate a base di miele per il loro basso livello di efficacia e l’alto potenziale di predisposizione alle carie.
Una volta che il primo dentino da latte è spuntato, deve essere pulito con acqua e una garzina due volte al giorno. Quando iniziano ad erompere più denti, si potrà utilizzare uno spazzolino dalle setole morbide e dalla testa molto piccola e solo con acqua, con un movimento rotatorio. Solo dopo i 16/18 mesi si possono ‘sporcare’ le setole con una minima quantità di dentifricio. 

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