lunedì 30 settembre 2013

Quando è ora di togliere il ciuccio?


A che età è consigliabile togliere il ciuccio? Come affrontare l’abbandono del ciuccio? Sono molti i dubbi e le domande dei genitori su questo tema e oggi proviamo a dare qualche consiglio utile.

Ovviamente non c’è una ricetta unica che funziona, dato che ogni bambino è diverso e che ogni famiglia ha il proprio equilibrio.
Innanzitutto bisogna premettere che la suzione è un gesto naturale nei bambini, soddisfa il bisogno primario della nutrizione ed è un modo per contrastare la paura e la solitudine. La forma del ciuccio ricorda quella del capezzolo della mamma e permette al bebè di calmarsi e autoconsolarsi quando la mamma è assente. Per questo motivo è considerato un aiuto psicologico: può infatti essere utile a conciliare il sonno, a scaricare la tensione, farlo sentire sicuro e protetto e dargli piacere (succhiare rappresenta un metodo di esplorazione del mondo circostante, infatti dalla nascita ai due anni il bambino porta alla bocca qualsiasi oggetto, dal giocattolo ai piedi e alle mani).

Come dicevamo all’inizio, non c’è un momento particolare per togliere il ciuccio al bambino, ma generalmente avviene spontaneamente intorno ai due o tre anni di età (o comunque entro i quattro), cioè quando il piccolo acquisisce fiducia in se stesso. In tutti i casi il distacco non deve essere improvviso, bensì progressivo e senza fretta.
Inizialmente si può decidere insieme al bimbo dove conservarlo (magari in una scatolina) e darglielo quando lo richiede espressamente, per esempio, quando va a fare la nanna. Si possono fare delle concessioni che lo gratifichino quando accetta di farne a meno, per esempio darglielo per il pisolino pomeridiano. Si potrebbe proporre di dare il succhiotto al suo pupazzo preferito, in modo che non si senta triste quando lui non c’è. Potete anche lasciarlo alla fatina dei ciucci, che porterà un dono in cambio.Volendo potete stabilire insieme (con qualche settimana d’anticipo) la giornata in cui “diventerà grande”. E quel giorno, rinunciando definitivamente al suo ciuccio, avrà in cambio un regalino o una festa in famiglia, quasi fosse un compleanno. In questo caso, create attesa mano mano che vi avvicinate alla data stabilita, affinché lo senta ancor di più come un momento speciale. 
Infine potete proporgli di regalarlo a un bambino nato da poco. Il “regalo” funziona se vostro figlio lo conosce (magari è il bebè di amici di famiglia o parenti) ed è di indole generosa.

In tutti questi casi, è importante che il bimbo si senta coinvolto e partecipi all’evento, così che, se in futuro avrà nostalgia del ciuccio, sappia che la decisione di abbandonarlo sia stata sua.
Siate pazienti e fate in modo che sia il bambino a decidere di “diventare grande”, quindi evitate di stressarlo con critiche o rimproveri, altrimenti rischiate che si rifugi nel ciuccio per i sensi di colpa e ansia.

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