martedì 30 luglio 2013

Bambini, a letto presto: il buon sonno aiuta le capacità cognitive


di Silvia Soligon

Un sonno regolare non è importante solo per il benessere degli adulti, ma anche per lo sviluppo cognitivo dei bambini. Secondo uno studio dell'University College di Londra le irregolarità del riposo notturno hanno effetti a lungo termine sulla salute dei più piccoli, soprattutto nel caso delle bambine.

Gli autori dello studio, guidati da Yvonne Kelly, hanno analizzato i dati relativi a più di 11mila bambini coinvolti nel Millennium Cohort Study, uno studio nazionale sui nati nel Regno Unito. In particolare sono stati presi in considerazione i dati relativi al riposo dei piccoli all'età di 9 mesi e di 3, 5 e 7 anni. A 7 anni sono state analizzate anche le capacità di lettura, quelle matematiche e quelle spaziali. Ne è emerso che le irregolarità del sonno sono più comuni a 3 anni, quando circa 1 bambino su 5 non va a letto sempre alla stessa ora. Questa cattiva abitudine è risultata associata a minori capacità cognitive a 7 anni e il suo effetto è risultato cumulativo. Infatti le bambine che non sono mai state abituate ad andare a dormire ad orari regolari hanno difficoltà maggiori rispetto ai coetanei.

Kelly e colleghi ipotizzano che un riposo irregolare possa influenzare negativamente i ritmi circadiani o avere effetti deleteri sulla plasticità cerebrale. “Il sonno è il prezzo che paghiamo per la plasticità nel giorno precedente e l'investimento necessario per consentire di apprendere nuove cose il giorno successivo – spiegano i ricercatori – Lo sviluppo precoce del bambino ha un'influenza profonda sulla salute e il benessere nel corso della vita. Perciò un sonno ridotto o interrotto, soprattutto in momenti cruciali dello sviluppo, potrebbe avere un impatto significativo sulla salute nel corso della vita”. Stando ai risultati di questo studio l'età in cui l'effetto del riposo sullo sviluppo cognitivo è maggiore sono i 3 anni.

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